In concomitanza con il suo 70° compleanno, Mabo ha voluto ribadire l’importanza di realizzare bottoni senza sostanze chimiche critiche, per una Moda sicura e responsabile.
L’ha fatto investendo tempo ed energie per sviluppare una propria RSL, colmando una lacuna: fino ad oggi, infatti, non si aveva notizia di protocolli specificatamente dedicati alle sostanze chimiche critiche nei bottoni in metallo e plastica, i più usati nell’abbigliamento.

Mabo e Blumine: i dettagli del progetto per lo sviluppo dell’RSL
Il progetto ha coinvolto l’azienda per un anno e si è valso della collaborazione della società di consulenza Blumine.
È stata innanzitutto studiata una prima RSL riguardante i metalli e i polimeri indicante tra le criticità da misurare e monitorare la presenza di metalli pesanti, formaldeide, achilfenoli, ftalati, coloranti cancerogeni, composti organostannici e altro ancora.
Successivamente, è stato pianificato ed attivato un piano di campionatura e test per verificare la coerenza tra i prodotti di Mabo e gli standard definiti: i risultati sono molto soddisfacenti.
E sappiamo per esperienza che è possibile realizzare bottoni ed accessori senza sostanze critiche.
Inoltre, l’economia circolare ci spinge ad affrontare il tema in modo integrato: allungare la vita di un prodotto, riciclarlo sono obiettivi che necessitano di materiali privi di sostanze chimiche pericolose, i quali rischierebbero di vanificare i processi circolari a cui la moda guarda con sempre più attenzione.Valentina Signorelli, Responsabile Commerciale Mabo
Mabo è un’azienda specializzata nella progettazione e produzione di bottoni con 5 unità produttive tra Italia, Regno Unito, Romania ed Est Europa. Nata nel 1952, è un’impresa di famiglia oggi alla terza generazione; la casa madre è a Telgate, in quello che un tempo fu il distretto bergamasco dei bottoni.