Il 3 ottobre, in occasione dell’incontro presso il Kilometro Rosso (BG) organizzato da IACDE Italia, gli ospiti hanno potuto incontrare alcuni dei protagonisti del cambiamento in atto relativo a tecnologie e sostenibilità nell’Industria della Moda.
L’appuntamento è stato un’opportunità per riflettere insieme sulle nuove sfide e nuove rotte per le filiere del Tessile-Moda, perché «Quando si parla di tecnologia bisogna affrontare il discorso a 360°», come ha commentato il Presidente IACDE Italia Charles Malas.
Il laboratorio ALBINI_next

Vari interventi si sono succeduti nel corso della giornata, a partire da quello di Giorgia Carissimi, Innovation Manager, Head of ALBINI_next.
Lo speech di Carissimi si è focalizzato sull’implementazione dell’innovazione sostenibile nella supply chain del settore Tessile; nello specifico, ha spiegato i processi di studio e le prove di colorazioni e performance dei materiali che avvengono in ALBINI_next, laboratorio di ricerca e test in vari ambiti, tra cui il Textile&Fashion.
La Manager ha inoltre raccontato al pubblico le numerose collaborazioni del lab e vari progetti di economia circolare in corso al momento, concentrati ad esempio sulla rigenerazione di scarti e leftover, e sulla tintura sostenibile.
Focus sui materiali
Circolarità dalla materia prima al fine vita: questo è stato il tema affrontato da Ettore Pellegrini, Marketing&Sales Manager Asai Khasei. L’azienda, che è l’unica al mondo a produrre il filo curpo chiamato Bemberg, è da sempre impegnata in ottica sostenibile lungo tutta la filiera, dal raw material da cui deriva la fibra al processo produttivo, per arrivare al fine vita. Asai Khasei intende la sostenibilità a 360°, dedicandosi anche a progetti che supportano le comunità locali e assicurando ai propri operatori dignitose condizioni di lavoro.

In videocall si è collegato Martin Lankes, che da remoto ha parlato di “AMSilk: Advanced bio-fabricated materials for a sustainable future”.
AMSilk ha studiato un modo per industrializzare la proteina naturale prodotta dagli aracnidi per farne filati e tessuti biodegradabili utilizzabili nel Tessile-Moda. Ne abbiamo parlato in modo approfondito su Technofashion ottobre, andate a scoprire l’articolo!
Micro tecnologie per il Tessile-Moda

È poi intervenuto Andrea Biondi, CEO Native Digital SA, approfondendo l’argomento della gestione e valorizzazione dell’archivio couture con 3D, AI, AR e blockchain. Biondi ha iniziato chiarendo alcuni concetti generali legati alle odierne tecnologie, e come si applicano nel concreto in ambito tessile.
Ha poi descritto Native Digital, soluzione per la tokenizzazione di oggetti fisici con microchip molto piccoli chiamati “smart dust”. L’azienda ritiene che la tecnologia Native Digital avrà nel mondo fisico lo stesso effetto dirompente che la tecnologia blockchain ha avuto in quello digitale, creando un ponte tra le due realtà.
Stampa tessile sostenibile


A conclusione Roberto Lucini, CEO Creazioni Digitali, ha elaborato il tema dell’innovazione responsabile dal punto di vista di un’azienda che realizza stampe su tessuto per i marchi della Moda. Creazioni Digitali ricorre a una tecnologia di stampa just in time, utilizzando coloranti con pigmenti a base acqua che in forno si polimerizzano (aggrappandosi alla fibra tramite un processo chimico) e non richiedono ulteriori finissaggi.
Lucini ha sottolineato l’importanza della connessione tra aziende lungo tutta la filiera – brand, giovani designer, consumatori… – per superare le difficoltà che il settore sta attraversando.