Nel quarto trimestre 2024, l’indice degli ordini di macchine tessili elaborato dall’Ufficio Studi di ACIMIT, l’Associazione dei Costruttori Italiani di Macchine Tessili, è in flessione del 19% rispetto al medesimo periodo del 2023. In valore assoluto l’indice si è attestato a 49,6 punti (base 2021=100).
Italia ed estero
Il risultato è frutto di una lieve crescita degli ordini raccolti sul mercato interno a fronte di una flessione sui mercati esteri.
L’incremento degli ordini in Italia è stato pari al 6%. All’estero si è osservato, invece, un calo del 22%.
Il valore assoluto dell’indice sui mercati esteri è stato pari a 48,3 punti, mentre in Italia esso si è fissato a 58,5 punti. Nel quarto trimestre il carnet ordini ha raggiunto i 3,3 mesi di produzione assicurata.
Complessivamente, nel 2024 l’indice ha segnato un calo del 16% rispetto alla media del 2023. All’interno l’indice è cresciuto del 10%, mentre all’estero si è verificata una diminuzione del 19%.
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Andamento degli ordini
L’indice degli ordini relativo al periodo ottobre-dicembre 2024, quindi, conferma una raccolta ordini ancora debole. Soprattutto all’estero continua il trend negativo della domanda di macchinari.
In base ai dati aggiornati a ottobre 2024 le esportazioni italiane mostrano un ridimensionamento in tutti i principali mercati di sbocco. Infatti, ad eccezione del mercato cinese, in Turchia, India, Stati Uniti e Germania si osserva una flessione rispetto al medesimo periodo 2023.
Per quanto riguarda l’Italia, l’indice degli ordini risulta in leggero aumento. Nonostante il piano Transizione 5.0 non abbia finora sortito gli effetti sperati in termini di maggiori investimenti in macchinari, la raccolta ordini è cresciuta rispetto al biennio 2022-2023.
Resta la preoccupazione per il 2025. Il contesto geopolitico a livello globale alimenta l’incertezza di imprenditori e consumatori, anche a seguito delle prime decisioni commerciali prese dall’amministrazione Trump. In Italia, invece, preoccupano gli alti costi energetici che colpiscono la manifattura in generale.
Per quanto riguarda l’Industria tessile, invece, l’adeguamento delle aziende alle sempre più stringenti normative UE in termini di sostenibilità e circolarità potrebbe rappresentare un’occasione di sviluppo del business anche per i costruttori italiani di macchinario tessile.Marco Salvadè, Presidente di ACIMIT